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Condomini morosi? Diritto di privacy o no?
Ci sono due filoni di pensiero opposto sul diritto alla privacy dei condòmini morosi. Secondo l’ordinanza 22184/2019 della Corte di Cassazione l’amministratore di condominio è tenuto sempre a tutelare la privacy dei condòmini. Non possono essere diffusi, in nessun modo, dati sensibili come l’inadempimento delle spese condominiali. Secondo invece la sentenza 1593 del 23 gennaio
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Come comportarsi con i morosi in tempo di Covid?
A chi non è mai capitato di pagare le spese di qualche altro condòmino che non ha eseguito quello che può essere considerato come il suo dovere condominiale? Quanto questa situazione si è riproposta con urgenza e frequenza in tempo di Covid? La morosità è innegabilmente in aumento. Confrontando infatti i dati del primo semestre
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Quanti sono i condòmini morosi in Italia?
E’ dal 18 giugno 2013 che i condòmini morosi in Italia sono, purtroppo, aumentati drasticamente. La Riforma del Condominio ha revisionato la materia bloccando la consuetudine portata avanti fino a quel momento sulla morosità. L’amministratore di condominio è oggi obbligato a far rientrare i mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condòmini morosi.
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Cosa fare contro la morosità?
Moroso è quel condòmino che non ha pagato le spese a lui addebitate. La morosità può essere sempre perseguita dall’amministratore di condominio. L’iter da seguire è quello di avvisare il condòmino con una preventiva intimidazione di pagamento (messa in mora). La seconda azione è quella di perseguire giudizialmente, dopo sei mesi, a meno che l’assemblea