-
Come scegliere un buon amministratore di condominio?
1. Diploma di scuola superiore, come impone la recente Riforma del Condominio (leggo 220/2012). Istruzione minima fondamentale 2. Corso di formazione di base per amministratore di condominio. 3. Certificazione di conformità alla professione di amministratori di condominio. 4. Capacità manageriali. 5. Abilità informatiche.
-
Quanto costa non rispettare il Regolamento Condominiale?
La macchina del vostro vicino di casa è parcheggiata costantemente fuori posto. Non vengono rispettate le ore di silenzio degli spazi comuni? La violazione del Regolamento Condominiale può comportare un notevole esborso di somme di denaro da parte dei condòmini. L’infrazione può costare fino ad 800 euro in caso di recidiva e dietro ammonizione da
-
E se l’amministratore di condominio scappa con la cassa?
Sono diverse le azioni che si possono seguire se l’amministratore del proprio condominio ha deciso di scappare con la nostra cassa: azioni individuali dei singoli condòmini ad opera del loro legale di fiducia istituzione di un gruppo di persone che raccolgano i soldi tra tutti coloro che si ritengano parte lesa realizzazione di una “class-action”
-
Condizionatori in condominio? Come regolamentarli?
Si può proibire ad un condòmino di istallare nella propria unità abitativa un condizionatore? La risposta non è così semplice. Il regolamento di condominio può avere norme mirate sul decoro della facciata condominiale. Può essere richiesta una preventiva deliberazione assembleare di autorizzazione all’istallazione. Se, dunque, l’assemblea legifera che il regolamento non altera il decoro, il
-
Quando si mette mano al portafogli? Lo decide l’assemblea
Motivi di contrasto tra i condòmini e l’amministratore di condominio si hanno spesso quando l’amministratore decide di sua spontanea iniziativa di metttere mano al portafogli condominiale. E’ bene ricordare che l’amministratore non ha assolutamente nessun potere di spesa. L’assemblea condominiale ha il potere non solo di approvare il conto consuntivo, per confrontarlo con il preventivo,
-
Il compenso dell’amministratore per i lavori straordinari
Il compenso stabilito forfettariamente per gli amministratori di condominio riguarda la gestione ordinaria, ma non comprende la gestione staordinaria. Se l’assemblea non approva il compenso straordinario non è dovuto nulla in aggiunta agli amministratori di condominio. Per questo motivo molti amministratori erano soliti inserire nel bilancio consultivo le spese varie ulteriori, facendole passare per le spese
-
Amministratore, se non ti adegui alla Riforma vai a casa…
Sono queste le parole che spesso si sentono pronunciare dai condòmini durante le assemblee condominiali: “Amministratore, l’ha letta la Riforma del condominio? La legge 220 ci tutela!”. Una valanga di carte sta invadendo da un pò di tempo gli amministratori di condominio che si trovano costretti ad ascoltare le richieste (in alcuni casi anche assurde)
-
Quali dati possono essere pubblicati sul condominio digitale?
Da giugno 2013 l’assemblea può richiedere all’amministratore di condominio l’attivazione di un sito internet condominiale. Secondo la Riforma del Condominio qualora l’amministratore non adempisse a questo compito, la sua carica decadrebbe all’istante. L’amministratore dovrà rendere visibile ai suoi condòmini i dati contabili e i verbali, facendo sì che si possano essere scaricati questi documenti solo da chi di
-
Cosa si intende per gestione trasparente del condominio?
Conoscere le spese del proprio condomìnio è uno dei diritti fondanti del condòmino. Naturalmente, oltre alle informazioni che lo riguardano, il condòmino può chiedere in occasione del resoconto annuale e facendone richiesta all’amministratrore di conoscere le spese e le inadempienze degli altri condòmini. Non è necessario che quest’ultimi siano d’accordo. Qualsiasi appello da parte dei
-
Quali sono i dati che l’amministratore di condomino può rendere pubblici?
Tra i vari compiti dell’amministratore di condominio vi è sicuramente quello di saper conciliare le esigenze di trasparenza della gestione con la riservatezza dei dati dei singoli condòmini. Dati anagrafici, indirizzi dei condòmini e dati di riferimento alle quote millesimali, per esempio, possono essere rese pubbliche. Al contrario non devono essere pubblicate annotazioni (anche personali)