Conoscere le spese del proprio condomìnio è uno dei diritti fondanti del condòmino. Naturalmente, oltre alle informazioni che lo riguardano, il condòmino può chiedere in occasione del resoconto annuale e facendone richiesta all’amministratrore di conoscere le spese e le inadempienze degli altri condòmini. Non è necessario che quest’ultimi siano d’accordo. Qualsiasi appello da parte dei morosi alla privacy è assolutamente fuori luogo. Su Condomani è infatti possibile inserire la documentazione delle morosità a singoli condòmini che ne hanno fatto richiesta o a tutto il condominio in occasione del resoconto annuale, allegando il documento nella sezione “documenti condominiali”.
Naturalmente non è consentito far accedere a questo tipo di informazioni terzi, esterni al condominio. E’ per questo che Condomani nella fase di accesso al proprio condomìnio richiede all’utente username e password, garantendo dunque massima sicurezza dei propri dati.
Io ci andrei cauto nel pubblicare i nomi dei morosi, con la privacy si scherza poco. Anche perchè bisognerebbe valutare la causa della morosità. Va bene che i condòmini conoscano le quote non incassate, per il resto rimane tutto sotto la responsabilità dell’amministratore: lui ha il potere di istruire eventuale ingiunzione nei confronti dei morosi senza chiedere parere all’assemblea.
Caro Antonio,
certo che l’amministratore ha la possibilità di chiedere eventuale ingiunzione, ma anche i condomini (qualora lo richiedano) hanno diritto di sapere.
La rinviamo a questo vademecum scritto dal garante della privacy: http://www.garanteprivacy.it/documents/10160/2416443/Vademecum+-+Il+condominio+e+la+privacy+-+versione+pagina+doppia.pdf