-
Il compenso dell’amministratore per i lavori straordinari
Il compenso stabilito forfettariamente per gli amministratori di condominio riguarda la gestione ordinaria, ma non comprende la gestione staordinaria. Se l’assemblea non approva il compenso straordinario non è dovuto nulla in aggiunta agli amministratori di condominio. Per questo motivo molti amministratori erano soliti inserire nel bilancio consultivo le spese varie ulteriori, facendole passare per le spese
-
Nell’assemblea di condominio il voto non è valido telefonicamente
Il voto dei condòmini non può essere raccolto attraverso conferenza telefonica. Il condòmino deve essere fisicamente presente all’assemblea. Questa è una delle conseguenze della Riforma del Condominio. La delega deve dunque essere scritta. In assenza di questa delega il voto non può essere accettato. Potete però già conoscere l’orientamento decisionale del condòmino utilizzando lo strumento
-
Amministratore, se non ti adegui alla Riforma vai a casa…
Sono queste le parole che spesso si sentono pronunciare dai condòmini durante le assemblee condominiali: “Amministratore, l’ha letta la Riforma del condominio? La legge 220 ci tutela!”. Una valanga di carte sta invadendo da un pò di tempo gli amministratori di condominio che si trovano costretti ad ascoltare le richieste (in alcuni casi anche assurde)
-
Quali dati possono essere pubblicati sul condominio digitale?
Da giugno 2013 l’assemblea può richiedere all’amministratore di condominio l’attivazione di un sito internet condominiale. Secondo la Riforma del Condominio qualora l’amministratore non adempisse a questo compito, la sua carica decadrebbe all’istante. L’amministratore dovrà rendere visibile ai suoi condòmini i dati contabili e i verbali, facendo sì che si possano essere scaricati questi documenti solo da chi di
-
Cosa si intende per gestione trasparente del condominio?
Conoscere le spese del proprio condomìnio è uno dei diritti fondanti del condòmino. Naturalmente, oltre alle informazioni che lo riguardano, il condòmino può chiedere in occasione del resoconto annuale e facendone richiesta all’amministratrore di conoscere le spese e le inadempienze degli altri condòmini. Non è necessario che quest’ultimi siano d’accordo. Qualsiasi appello da parte dei
-
Quali sono i dati che l’amministratore di condomino può rendere pubblici?
Tra i vari compiti dell’amministratore di condominio vi è sicuramente quello di saper conciliare le esigenze di trasparenza della gestione con la riservatezza dei dati dei singoli condòmini. Dati anagrafici, indirizzi dei condòmini e dati di riferimento alle quote millesimali, per esempio, possono essere rese pubbliche. Al contrario non devono essere pubblicate annotazioni (anche personali)
-
Privacy e condominio: possibile il matrimonio?
Cosa può essere pubblicato sul sito web condominiale? Possono essere pubblici i dati dei condòmini morosi? A questa e a tante altre domande risponde il Garante della privacy, Antonello Soro, nel suo manuale “Il condominio e la privacy” che verrà analizzato nel nostro blog a partire dai prossimi articoli. Lo scopo è sempre di più
-
Il condominio è veramente invivibile?
Da un recente sondaggio del Sole24 Ore si evince come, in realtà, il condominio non sia un luogo invivibile. Secondo lo “stressometro” circa il 60% degli intervistati hanno ammesso di vivere il condominio serenamente. Addirittura il 35% ammette di aver invitato i propri vicini di casa a prendere parte a momenti importanti della propria vita.