Sostenibilità, edifici sostenibili…termini e concetti sempre più diffusi anche nel quotidiano. Ma cosa significano?
Direttive e normative indirizzano verso una maggiore attenzione ai tre aspetti – economici, ambientali e sociali – che nel loro insieme caratterizzano la sostenibilità e i requisiti prestazionali di edifici nuovi o ristrutturati diventano, per legge, sempre più stringenti in termini di maggiore efficienza e di minori impatti ambientali. Il settore delle costruzioni e il mercato immobiliare si stanno adeguando, proponendo nuovi edifici o interventi di riqualificazione ed “efficientamento” di quelli esistenti che rispecchiano sempre più questo approccio, ma è altrettanto importante che le aspettative di chi poi va ad abitare o gestire questi edifici non siano deluse.
Da qui sono nati e si stanno diffondendo protocolli per la progettazione e la successiva certificazione della sostenibilità degli edifici: strumenti che prendono in considerazione numerosi aspetti di un edificio (dalla scelta del sito di costruzione al consumo di acqua potabile e all’impatto sulle reti pubbliche di adduzione e scarico, dai consumi energetici globali alla scelta dei materiali e risorse impiegati e al comfort interno), li fanno valutare da soggetti indipendenti di “terza parte” e assegnano un punteggio che esprime l’effettiva (cioè misurata) sostenibilità raggiunta.
Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) e Breeam (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) sono, in generale, tra i metodi più diffusi a livello internazionale, senza dimenticare il Protocollo Itaca e Gbc (Green Building Council) Home per il settore residenziale in Italia.
Le verifiche e le certificazioni basate su questi protocolli sono ambite non solo da grandi committenze per interventi rilevanti e di ampie dimensioni, ma oggi anche dalla pubblica amministrazione per avere garanzie sul miglioramento degli edifici di propria gestione.
Anche per edifici di piccole dimensioni aumentano le richieste di applicazione di questi prestigiosi strumenti: la sostenibilità non ha limiti….dal piccolo al grande ognuno può fornire il proprio prezioso contributo per migliorare l’ambiente costruito.