Sembra ieri quando una ventina di anni fa si è passati dai cassonetti sparsi per il paese alla raccolta porta a porta. Oggi i comuni più virtuosi stanno passando alla volta dell’adozione del sacco conforme, compiendo un ulteriore passo avanti.
Il sacco conforme è uno strumento utilizzato in alcuni comuni per incentivare la raccolta differenziata e sopratutto il ciclo virtuoso che c’è dietro il recupero di carta, plastica, vetro, metalli, etc. Il comune infatti dota ogni tutte le famiglie di un numero specifico di sacchi da 30 litri per la raccolta indifferenziata, tenendo conto anche delle esigenze speciali (come i pannolini per bambini e per anziani). Con questo semplice meccanismo è stato dimostrato che i rifiuti indifferenziati si limitano sensibilmente.
Grazie al sacco confrome un comune a noi vicino (siamo in provincia di Novara) come Pombia ha da poco sorpassato il 90% di raccolta differenziata e anche Castelletto Ticino (la città dove amministriamo) dal 55% da cui partiva ha sorpassato il 80% (dati ufficiosi). Il tutto naturalmente ha comportato notevoli risparmi economici.
Ma (c’è sempre un ma!) ogni passaggio e cambio di abitudini non è mai indolore. Ad esempio nei nostri condomini, dotati di box rifiuti, non sempre è stata raccolta correttamente la spazzatura perché gli operatori ravvisavano sacchi neri o altro dove avrebbero dovuto trovare solo i sacchetti conformi, distribuiti dal comune. Che fare, allora? Come può entrare in gioco l’amministratore di condominio?
Certo richiami, certo verbalizzazioni, certo sensibilizzazioni… Ma, alcune volte non basta, e allora ci viene in soccorso la tecnologia che, usata con consapevolezza e nel rispetto delle norme, aiuta la nostra vita e la semplifica notevolmente.
Un anno fa in un condominio abbiamo deliberato (in conformità alle disposizioni dell’art. 1122 tre del Codice Civile) che in caso di inosservanza al regolamento relativo al conferimento avremmo installato delle foto-trappole.
Dopo un anno nel quale il potere deterrente della delibera ha operato oggi siamo stati costretti a provvedere alla posa.
Queste apparecchiature, nate per i cacciatori, si attivano durante il conferimento dei rifiuti (sono dotate di un sensore di movimento) e registrano un video di pochi secondi per verificare cosa sta succedendo.
Se nuovamente ravviseremo rifiuti non conformi nel cassonetto sarà semplice individuare chi ha commesso l’errore e richiamare il condomino “distratto”.
Il tutto con una spesa, compresa l’installazione, che non raggiunge i 100,00€!
Come amministratori di condominio e più in generale come professionisti, abbiamo un ruolo sociale e non dovremmo mai dimenticarlo. Con impegno ed attenzione possiamo agevolare – in questo caso – un corretto conferimento dei rifiuti con vantaggio per i condomini e per tutta la comunità.
Che ne pensate?
Arch. Emiliano Marino,
amministratore CondoCasa di Novara e provincia