Dopo la separazione chi paga le spese condominiali? E’ un interrogativo che si pongono in tanti, in primis gli amministratori di condominio.
Ci viene in soccorso una recente sentenza della Cassazione (18476/2005) che sottolinea che l’obbligo di pagare le spese condominiali non nasce col diritto di abitazione (ex articolo 1022 del Codice Civile), ma sono soggette a quando tali spese vengono deliberate. Pertanto se la vostra ex moglie vive in una vostra abitazione da 3 anni e sono stati deliberati dei lavori straordinari l’anno scorso è lei a doverli pagare.
L’obbligo di ciascun condòmino nasce nel momento in cui si delibera l’esecuzione di tali opere, come afferma la Cassazione 6323/03. Infatti il pagamento delle spese condominiali non riguarda il bene, ma il godimento del bene. Riprendendo testualmente le parole della sentenza della Cassazione n. 18476/2005:
la gratuità […] si riferisce solo all’uso dell’abitazione medesima (per la quale appunto non deve versarsi corrispettivo) ma non si estende alle spese correlate a detto uso (ivi comprese quelle, del genere delle spese condominiali, che riguardano la manutenzione delle cose comuni poste a servizio anche dell’abitazione familiare), onde simili spese -in mancanza di un provvedimento espresso che ne accolli l’onere al coniuge proprietario- sono a carico del coniuge assegnatario”
L’amministratore di condominio, quindi, è tenuto a richiedere i soldi al coniuge che abita all’interno dell’immobile.