Dal primo gennaio del 2018 le detrazioni per le ristrutturazioni saranno differenti rispetto a quelle degli ultimi anni.
Il Disegno di Legge di Bilancio prevede la riduzione dal 65% al 50% per il cambio delle finestre, della caldaia etc. Facciamo qualche esempio pratico per cercare di capire se conviene accelerare scelte e decisioni o meno.
Nel caso in cui si decide di avviare un lavoro che comprende l’ecobonus nel 2017 la detrazione sarà pari al 65%. Nel caso in cui, invece, si dovesse optare per il 2018 la detrazione sarà del 50%.
Qualora nel 2018 si dovesse scegliere il 50% standard e non il 50% con l’Ecobonus il proprietario potrà anche non fare la pratica Enea e sopratutto non sarà soggetto, per la detrazione, a soddisfare tutti i parametri richiesti dalla normativa, come, per esempio, la trasmittenza termica.
Ora, mettiamo il caso che un lavoro di ristrutturazione si trovi a cavallo tra due anni (2017 e 2018) e, quindi, tra due tipi differenti di detrazioni. Secondo quanto afferma la normativa la data che fa la differenza è quella del bonifico. Quindi qualora una parte dei lavori sarà pagata nel 2017 vorrà dire che una detrazione seguirà l’iter del 2017. Se il saldo finale sarà fatto nel 2018 allora la detrazione in quel caso seguirà il nuovo importo del 2018.
Altra importante novità riguarda il bonus mobili. Per usufruirne di questa detrazione è necessario aver avviato i lavori nel 2017.
Le spese di risistemazione dei giardini sono detraibili al 36% fino ad un massimo di 5000€, contrariamente a quanto era nel 2017 dove gli importi concernenti la sicurezza erano scalabili dall’Irpef del 50%.