Per tutto il 2020 chi ha intenzione di ristrutturare le facciate esterne del proprio edificio potrà usufruire del “bonus facciate”, pari al 90% dell’importo speso. La nuova misura servirà a rilanciare la cura degli stabili e servirà a riqualificare il patrimonio edilizio italiano.
Nessun tetto massimo di spesa per intonacatura, verniciatura, rifacimento ringhiere, decorazioni, marmi di facciata, balconi, illuminazioni, canali di gronda, smaltimento delle acque piovane. Le maglie del Bonus Facciate sono molto larghe: per intenderci basterà tinteggiare per usufruirne.
Sono state introdotte nella manovra delle piccole restrizioni:
- Le spese riguarderanno solo gli edifici ubicati in <<zona omogenea A e B>>, cioè resteranno escluse le nuove area urbane ad uso abitativo.
- Le spese detraibili sono collegate solo alle <<strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti o fregi>>, cioè sono esclusi infissi, cavi, grondaie e pluviali.
Per le spese che non rientrano sarebbe interessante riuscire a combinare per lo stabile l’Ecobonus condominiale, che prevede per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali (con spese portate avanti fino al 31 dicembre 2021) una detrazione finanche del 75% quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica.
Questo bonus trae spunto da una legge emanata in Francia con il nome di loi Malraux negli anni 60. E’ stato proprio in quel periodo che si è visto un cambiamento positivo nel volto di molte città francesi. L’azione del nostro governo sembra porsi proprio in linea con questo provvedimento.
Il bonus è stato proposto dal Ministro per i Beni e per le Attività Culturali, Dario Franceschini, per rilanciare gli investimenti per il restauro.
La famiglia dei bonus fiscali, quindi, si allarga ancor di più. A farne le spese è il bonus verde che scompare dalla manovra. Il Bonus facciate e la sua detrazione del 90% sembra essere un appuntamento imperdibile per quei condomini che hanno intenzione di rivedere l’aspetto estetico esterno del proprio stabile.
Tra le interessanti possibilità di combinazione delle detrazioni vi è sicuramente la possibilità di abbinare al rifacimento della facciata i lavori legati al risparmio energetico, per usufruire della maxi detrazione del 90% in entrambi i casi. Realizzando, per esempio, un cappotto termico si può portare avanti un ripristino estetico funzionale della facciata.
E’ bene ricordare inoltre che il bonus facciate è agganciato alle spese: pertanto se i lavori sono stati svolti nel 2019 e vengono pagati nel 2020 è possibile comunque usufruirne.
E’ facile immaginare che sarà importante la ricaduta economica sull’occupazione nel settore edilizio.