Avere un’ascensore in condominio non è solo un valore in più per il condominio, ma anche una spesa per lo stesso, sopratutto in vista delle ultime novità.
Ogni sei mesi, infatti, gli ascensori devono essere sottoposti a manutenzione. Ogni due anni è obbligatoria la verifica dell’Asl e dell’Arpa. Tutte queste azioni sono obbligatorie.
Secondo la nuova direttiva 2014/33/UE viene imposta una ulteriore verifica straordinaria che permette ai soggetti verificatori di prescrivere una serie di costosi interventi a carico dei condòmini. I controlli vengono fatti per:
- il rischio di schiacciamento a causa delle porte automatiche
- l’illuminazione della cabina e della sale macchine
- la comunicazione bilaterale in caso di intrappolamento
- la precisione di fermata
- il livellamento tra la cabina e il piano
- l’efficacia dei servizi di richiusura
Il presidente di Confedilizia ammette che dietro queste azioni c’è un interesse nascosto a lucrare sui proprietari di case. Si è parlato, infatti, a riguardo, di una tassa per l’ascensore che supererebbe di gran lunga la spesa della Tasi. Gli introiti sarebbero notevoli dal momento che, secondo Assoascensori, l’Italia detiene il primato mondiale in termini di ascensori. Circa 900.000, di cui almeno il 60% in funzione da più di 20 anni mentre il 40% da oltre 30 anni. Si capisce chiaramente come si possa parlare di una nuova tassazione.