Con l’avvento dell’estate sono tanti i locali che hanno deciso di allargarsi all’esterno con dehors o tavolini con sedie. Il rumore, spesso, si sposta quindi proprio sotto le finestre delle abitazioni soprastanti. Se si vive nella zona della movida notturna le notti possono essere davvero insonni. Lo dimostrano i costi delle case che, per questo motivo, subiscono un brusco abbattimento dei costi.
Che cosa possono fare i condòmini dello stabile sopra il locale?
La prima azione da fare è segnalare il tutto alle forze dell’ordine. Spesso sono proprio i sindaci, dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini, a intervenire sul fenomeno con ordinanze ad hoc, sanzionando il locale così come impone l’articolo 650 del Codice Penale.
In alcuni casi si può arrivare a stabilre al sequestro preventivo dei locali che viene mantenuto fino alla insonorizzazione del locale rumoroso (articolo 659 del Codice Penale), della sicurezza sul lavoro (articoli 18, 36, 37, 46 del Dlgs 81/2008) e dell’apertura abusiva di locali di pubblico spettacolo (articolo 681 del Codice Penale).
Il secondo passo è la denuncia. Recentemente la Corte di Cassazione con la sentenza 17131/2018 ha confermato la condanna di un esercente per disturbo della quiete pubblica, come accaduto a Bologna.