Come studio di architettura abbiamo da sempre informato il nostro lavoro di progettisti verso l’efficienza energetica. Trovando grande collaborazione nella committenza.
Ricordiamo i primi “cappotti temici” posati sul finire degli anni Novanta (del Novecento!), l’affacciarsi sul mercato residenziale dei pannelli radianti “il riscaldamento a pavimento” e le caldaie a condensazione.
Pensate, nel 2004, venivano incentivate dalle Provincie più attente all’ambiente in quanto impianti innovativi!
I nostri committenti, una volta informati adeguatamente, si sono dimostrati più volte entusiasti compagni di viaggio sulla strada del risparmio energetico.
Ricordiamo bene le tante analisi energetiche, il calcolo del tempo di ritorno degli investimenti, anche prima delle generose detrazioni fiscali che ci hanno fin qui accompagnato.
Senza dimenticare l’uso attento delle risorse disponibili per ottenere il miglior risultato e quelle volte che abbiamo dovuto accantonare interventi più avanzati perché eccedevano il budget disponibile.
Certo, neppure dimentichiamo un Paese fortemente esposto in molte parti del territorio al pericolo sismico.
Ora, nel 2020 dopo il Decreto Rilancio quanto ci viene da dire è: NOW WE CAN!
Le novità normative ed i risvolti sono tanto eclatanti che ci sentiamo di affermare che, già ora mentre stiamo digitando questi appunti, queste norme stanno letteralmente “spostando le montagne”!
Ora possiamo e vogliamo abitazioni e condomini i cui costi per il riscaldamento risultino risibili, case (casa: che bella parola! …in tutte le sue accezioni) che producano l’energia elettrica che utilizzano. Luoghi dove nessuno debba trovare un sacrificio pagare la bolletta. Impianti di riscaldamento che possano dare un contributo significativo per risolvere l’immenso problema dell’inquinamento atmosferico. Case che siano la base di ricarica di un nuovo modo di viaggiare, perché sappiamo che la mobilità elettrica è già con noi.
Ancora di più case che diventano più sicure per affrontare in un modo totalmente nuovo gli eventi sismici. Ma come? Vediamolo insieme.
Quali lavori prevede il Decreto Rilancio per usufruire del Superbonus 110%?
Il Decreto Rilancio potenzia i già esistenti EcoBonus e SismaBonus, portando il vantaggio fiscale al 110%. Vediamo come, per punti, come piace a noi.
I maxi-interventi dovranno garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica.
Illustriamo qualche esempi:
- Il Cappotto Termico: Cappotto termico, interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che coinvolgono l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi – CAM (ex DM 11 ottobre 2017). Con un tetto di spesa pari a 60.000,00€ moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
- Caldaie a condensazione, pompa di calore, ibride. Caldaie a condensazione e a pompa di calore in condominio, sostituzione dell’impianto (centralizzato) per il riscaldamento e/o il raffrescamento e/o la fornitura di ACS a condensazione con efficienza minima paria alla Classe A (Reg. UE 811/2013).
- Sostituzione generatore di calore: pompe di calore, impianti ibridi e geotermici, microgenerazione. Cin un tetto di spesa pari a 30.000,00€ moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Il SuperBonus può incontrare l’EcoBonus?
Il SuperBonus 110% può inglobare gli interventi agevolati con l’EcoBonus a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad uno dei maxi interventi. Un esempio sono:
- I serramenti. Ad esempio, la sostituzione di infissi e finestre sarà detraibile al 110%, ma solo se realizzata contestualmente ad un cappotto termico o all’installazione di caldaia condensazione e/o pompa di calore.
- Impianti fotovoltaici, connessi alla rete elettrica. Con un tetto di spesa pari a 48.000€ fino a 2.400€ per ogni KW di potenza installato (intervento eseguito congiuntamente ad un maxi intervento di riqualificazione energetica come cappotto termico o sostituzione caldaia o sismica!).
- Sistemi di accumulo integrati agli impianti fotovoltaici. Con un tetto di spesa pari a 1.000,00€ per ogni KW di capacità di accumulo (intervento eseguito congiuntamente ad un maxi intervento di riqualificazione energetica come cappotto termico o sostituzione caldaia o sismica!).
- Colonnine di ricarica elettriche. Colonnine per la ricarica di veicoli elettrici (intervento eseguito congiuntamente ad un maxi intervento di riqualificazione energetica come cappotto termico o sostituzione caldaia o sismica!).
Il SismaBonus può incontrare il SuperBonus?
Sale al 110% la detrazione fiscale anche per i lavori che determinino:
–messa in sicurezza statica
-passaggio ad una classe di rischi inferiore
-passaggio a due classi di rischio inferiori
Applicabile in zona sismica 1, 2, 3.
Come sconto il SuperBonus in fattura?
Per questi interventi invece delle detrazione fiscale il contribuente potrà scegliere lo sconto in fattura da parte del fornitore.
Il fornitore potrà recuperare il contributo elargito alla committenza sotto forma di credito d’imposta cedibile ad altri soggetti (banche, intermediari finanziari, ecc.). Per ottenere liquidità immediata per il lavoro effettuato.
Dove posso applicare il SuperBonus?
Il Super Bonus si applica per gli interventi effettuati dai condomìni, dalle persone fisiche (no attività di impresa, no professioni), sulle unità immobiliari adibite a prima casa e dagli IACP.
E forse, nella conversione in legge anche nelle seconde case…
Quando è possibile usufruire del SuperBonus?
Il SuperBonus potrà essere utilizzato tra il 1 luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021!
Per ulteriori approfondimenti sul SuperBonus 110% qui un webinar dove ne abbiamo parlato.
Arch. Emiliano Marino, CondoAmministrore di Novara.