Le case in affitto, sopratutto nelle grandi città, stanno sempre più aumentando, ma le spese e gli imprevisti che un proprietario deve affrontare quando decide di affittare il proprio appartamento non sono da considerare secondarie. In primis, naturalmente, c’è il condominio.
Secondo quanto stabilito dal Tribunale di Milano nella sentenza del 22 giugno 2017 <<con riferimento al pagamento degli oneri di gestione condominio, è principio fermo in giurisprudenza che tale obbligazione grava unicamente sul proprietario dell’unità abitativa condominiale e non già su colui il quale possa apparire tale […] Un condominio può far valere le sue ragioni creditorie relativamente al pagamento degli oneri condominiali esclusivamente nei confronti di un condominio e non già nei riguardi del conduttore o comunque di chi occupa l’appartamento senza esserne il proprietario>>.
Solo successivamente il proprietario potrà scegliere di rivalervi sul conduttore, secondo il contratto di locazione. Le spese condominiali, quindi, ricadono in primo luogo sul proprietario e devono essere a lui imputate dall’amministratore di condominio.
Tra le possibilità del conduttore vi è anche quella di chiedere informazioni aggiuntive in merito alla quantificazione delle spese. Il proprietario è tenuto a dare queste informazioni all’affittuario e, in caso di lite, come afferma la Cassazione 20348/2010, sul locatore ricadrà finanche il costo di provare di aver ripartito correttamente le spese.