<<Portiere, quanto mi costi!>>
E’ questo quello che si pensa ogni volta che arriva il bilancio e si scorrono le voci di spesa del proprio stabile. Ma siamo sicuri che è davvero così dispendioso come sembra? Si può riuscire a ridimensionare i costi del condominio se al portiere vengono date mansioni aggiuntive, che sono comunque indispensabili all’interno dell’edificio.
Tra i compiti standard del portiere vi è, secondo l’Articolo 21 del Ccnl, la vigilanza dello stabile in primis. Seguono la distribuzione della posta ordinaria, la sostituzione delle lampadine e l’effettuazione di piccole riparazioni. Questi sono i compiti che qualsiasi portiere deve eseguire necessariamente.
L’inquadramento contrattuale dei portieri è di tipo orizzontale e va da un livello A1 ad un livello A9. Questi livelli non sono superiori gli uni agli altri, ma specificano le funzioni aggiuntive del portiere. Si può provvedere in qualsiasi momento, dietro delibera assembleare, alla modifica del livello e al riproporzionamento della retribuzione. E’ qui che entra in gioco, eventualmente, l’aggiunta di altre mansioni.
Tra i compiti accessori di un portiere vi è il ritiro della posta straordinaria (spesso previa delega del condòmino), il servizio di esazione dei canoni di locazione e delle quote condominiali, la conduzione della caldaia (se in possesso di un certificato di abilitazione), la pulizia degli spazi comuni condominiali (incluso eventualmente il verde), il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, l’intervento per sbloccare l’ascensore (se in possesso dell’apposito attestato di conseguimento del corso di formazione).
Aggiungendo queste mansioni ai compiti del portiere il condominio potrà avere una percentuale di guadagno nonchè una maggiore efficienza e gestione delle richieste di intervento e della risoluzione delle problematiche.
E’ bene ricordare che il portiere non ha alcun compito di pubblica vigilanza