La videosorveglianza è uno dei sistemi più intimidatori contro i furti. E’ per questo (e anche per le detrazioni fiscali del 50%) che sempre di più, negli ultimi anni, si sono diffusi impianti di videosorveglianza condominiali.
I condòmini possono scegliere di installare un impianto di videosorveglianza condominiale se «le delibere concernenti l’installazione sulle parti comuni dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza su di esse sono approvate dall’assemblea con la maggioranza di cui al secondo comma dell’articolo 1136». Lo afferma l’Art.1122 del Codice Civile. Configurandosi come un’innovazione agevolata non è necessaria una maggioranza assoluta.
Le spese vanno suddivise in base alla tabella millesimale di proprietà. Nel caso in cui solo alcuni condòmini si servono del servizio allora la spesa andrà ripartita soltanto fra i condòmini che usufruiscono della tecnologia.
Prima di procedere alla delibera dell’installazione delle telecamere è bene documentarsi su “Il condominio e la privacy”, redatto dal Garante, per conoscere tutti i vantaggi e gli svantaggi dell’avere un sistema di videosorveglianza nel proprio stabile.
Tra i vari obblighi vi è quello di segnalare con dei cartelli ad hoc la presenza di videocamere. Le immagini registrate possono essere conservate per massimo 48 ore, superate le quali devono essere cancellate.