Il portiere è un lavoro che davvero sta scomparendo? In tutta Italia sono sempre meno gli stabili che decidono di dotarsi di un servizio di portierato.
Per questo motivo e per incrementare il numero di occupati, il governo ha pensato a proporre nella Legge di Bilancio n.205/2017 un’agevolazione che viene in soccorso di quegli edifici che hanno in progetto di dotarsi di questa figura professionale.
Se nel 2018 si assumerà un portiere al di sotto dei 35 anni di età si potrà usufruire di uno sgravio fiscale del 50% sui contributi, per un massimo di 3000€ all’anno per tre anni. E’ importante che il futuro dipendente non abbia contratto in precedenza un rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutela crescente (secondo quanto imposto dal Dlgs 23/2015), altrimenti non può considerarsi tra i candidati papabili ad usufruire dell’agevolazione.
Prima dell’assunzione è bene informarsi non solo attraverso il cv, ma anche con un certificato storico del percorso lavorativo e con il casellario giudiziario di chi il condominio sta per assumere.
E’ bene anche sottoporre il lavoratore ad un periodo di prova che, nel suo caso, può essere di massimo due mesi, al termine del quale, senza una disdetta, il portiere può considerarsi assunto a tempo indeterminato.
In ultima analisi è opportuno definire dettagliatamente in assemblea quelli che saranno i suoi compiti, in quanto, secondo quanto prescritto dal Ccnl del settore, ogni extra rispetto alla custodia del palazzo dovrà essere debitamente retribuito.
Federica Sesti Osseo