Investire sul mattone è da sempre stato per gli italiani un leitmotiv. La crisi economica ha portato ad un abbattimento dei prezzi del mercato immobiliare, invogliando sempre di più all’acquisto di nuovi immobili chi avesse capitale a disposizione. Nonostante il momento non florido, nel 2015 e nel 2016 i canoni di affitto sono aumentati dell’1,7% in molte città. A Bologna è aumentato addirittura dell’11,6% solo nel 2015.
Dove bisogna investire per ottenere un maggior ritorno? Da una recente indagine di Scenari Immobiliari per Il Sole24Ore le città in cui comprare casa sono le città universitarie. Esse fruttano molto di più di quelle d’arte, nonostante il calo delle iscrizioni.
I lati negativi di un acquisto in una città universitaria per un appartamento rivolto a studenti naturalmente ci sono. Non si deve dimenticare infatti che spesso questi appartamenti vengono gestiti con poca cura e frequentemente si ritrovano danni, anche cospicui, ai quali è necessario rimediare prima di affittarli nuovamente. Un appartamento affittato agli studenti può fruttare finanche il 6%, ma deve essere vicino all’Università.
Ci sono però città, come Bologna, Firenze, Roma o Napoli, che permettono a chi acquista di poter usufruire di due mercati: quello degli appartamenti universitari da una parte e quello delle città d’arte dall’altra.
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