Da qualche mese sono stati definiti i criteri per la certificazione degli operatori che intervengono sugli impianti a gas di tipo civile – quindi anche quelli domestici – alimentati da reti di distribuzione (caldaie di civile abitazione), ma anche impianti per la climatizzazione degli edifici, la produzione di acqua calda sanitaria anche centralizzata, la cottura, installati in abitazioni, condomini, alberghi e comunità.
Soggetti interessati sono l’installatore, il manutentore e il responsabile tecnico, che a differenza degli altri due è anche in grado di ideare e pianificare la realizzazione di un impianto. Per ottenere la certificazione questi soggetti devono dimostrare di avere alcune specifiche competenze, stabilite dalla norma Uni 11554, tra le quali ad esempio: gestire in autonomia tutte le operazioni necessarie sulla base delle indicazioni contenute in un elaborato tecnico e secondo quanto previsto dalla legge, riconoscere condizioni potenzialmente pericolose dovute a difetti di installazione o condizioni di degrado degli impianti a gas, saper gestire gli impianti anche in condizione di emergenza, etc…
La certificazione è volontaria, permette all’operatore di valorizzare attraverso la garanzia di un ente terzo la propria professionalità ed è presente in un database ufficiale liberamente consultabile su internet.
Questo anche a tutela del consumatore: l’utente finale (inquilino o condominio) può richiedere che l’operatore cui si affida abbia credenziali certificate e garantite, stando così tranquillo che l’intervento sia condotto con competenza e professionalità riconosciute.
Per informazioni: commerciale@icmq.org