I balconi possono essere considerati parti comuni o private del condominio? La controversa questione è resa ancora più complessa da alcune sentenze considerate paradigmatiche del Tribunale di Catania e di Palermo.
Il primo il 22 febbraio del 2018 ha sottolineato la natura privata dei balconi. Se, però, nel regolamento o negli atti di compravendita è scritto il contrario ci si attiene a quest’ultimi.
Secondo questa tesi, i balconi aggettanti, cioè quelli che sporgono dalla facciata, non svolgendo funzione portante, non vanno annoverati come parti comuni pur essendo, naturalmente, parte integrante della facciata. A sostenere questa visione vi sono le sentenze: 8159 della Cassazione civile 7 settembre 1996 e 11775 del 29 ottobre 1992.
Il Tribunale di Palermo, invece, il 17 aprile del 2018 ha, invece, sottolineato come i balconi accrescano il pregio e il decoro dell’edificio e, per questo, devono considerarsi delle parti comuni.
Soltanto i rivestimenti esterni pregiati o i fregi decorativi si ritengono di proprietà comune, come ha affermato il Tribunale di Salerno, sezione I, 16 marzo 2020, n. 933). L’assemblea, pertanto, può legiferare solo su quest’ultimi.
Diverso è quindi il caso di balconi a castello o incassati nella facciata, secondo quanto afferma l’articolo 1125 del Codice Civile.